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La guida compleata alle Wall Box

l trend della mobilità sostenibile continua a crescere in Italia, soprattutto nel noleggio a lungo termine di auto elettriche. Le aziende del settore sono in grado di proporre un servizio tutto compreso molto apprezzato dagli utenti privati, dai professionisti e dalle aziende.

Uno degli elementi principali di questa offerta sono le Wall Box per la ricarica domestica, dispositivi innovativi per garantire un’autonomia adeguata e sostenere la mobilità green.

Wall Box: cos’è il sistema di ricarica domestico
Al centro della svolta ecologica legata al trasporto privato a zero emissioni ci sono le Wall Box, dispositivi con i quali ricaricare le batterie delle vetture elettriche in casa. Questi apparecchi ricordano le colonnine di ricarica tradizionali, tuttavia hanno dimensioni più compatte e vengono montati a parete.

Si tratta di una soluzione che consente di ottimizzare lo spazio a disposizione, riducendo l’ingombro e trasformando una semplice presa di corrente in una centrale di ricarica evoluta. La loro installazione è regolata da apposite normative (CEI EN 61851-1), le quali indicano i criteri e i parametri da rispettare per la sicurezza.

Ovviamente, il box per la ricarica dell’auto elettrica va sistemato in ambienti esterni all’abitazione, ad esempio nei pressi del posto auto o in un garage. Al contrario, negli edifici condominiali e in altri luoghi di accesso comune è necessario optare per configurazioni diverse, con un collegamento diretto dell’EV alle colonnine di ricarica. Ad ogni modo, l’impianto deve essere certificato da un tecnico abilitato, affinché venga considerato perfettamente a norma.

Wall Box: come funziona questo tipo di ricarica
Il funzionamento delle Wall Box domestiche per la ricarica è piuttosto complesso a livello tecnico, tuttavia per una persona che utilizza il sistema è tutto abbastanza semplice. Basta contattare un tecnico specializzato per la certificazione dell’impianto, dopodiché è possibile collegare il sistema di ricarica.

La Wall Box assicura un trasferimento di energia sicuro ed efficiente, adeguando la potenza della rete elettrica di casa a quella dell’auto elettrica da ricaricare. A seconda del tipo di connettore il dispositivo offre una velocità diversa, con opzioni di Tipo 1 o 2.

La potenza di una Wall Box, espressa in chilowatt, può arrivare fino a 7,5 kW in monofase, altrimenti, optando per un altro tipo di configurazione, è possibile raggiungere fino a un massimo di 22 kW in trifase. Alcuni modelli presentano anche la funzione Dual, per effettuare due ricariche allo stesso tempo se opportunamente calibrati con la rete elettrica.

Vantaggi Wall Box: ecco perché conviene
L’uso della Wall Box è consigliato quando si vuole ricaricare una macchina elettrica tramite la rete domestica privata o condominiale. Naturalmente è possibile usare il dispositivo anche per altri veicoli a zero emissioni, come monopattini elettrici e biciclette a pedalata assistita per coprire l’ultimo miglio senza inquinare.

Questo sistema garantisce una ricarica sicura, con uno scambio di energia omogeno che preserva anche l’integrità della batteria. Rispetto alle prese classiche è possibile potenziare il servizio, con una ricarica più rapida e prestazioni superiori, tenendo conto che un cavo tradizionale in monofase supporta appena 2 kW, mentre la Wall Box può arrivare fino a 7,5 kW.

Oggi esistono modelli di Wall Box per impianti monofase e trifase, con soluzioni adatte a qualsiasi sistema elettrico residenziale. Con le funzioni smart si possono anche controllare i consumi energetici, verificare lo stato della ricarica e le performance della rete, con meccanismi di sicurezza che tutelano contro eventuali cortocircuiti e altre alterazioni.

Wall Box, costo e spese da sostenere
Il costo delle Wall Box è piuttosto variabile, infatti dipende da vari fattori:

– il modello di wall box;
– il tipo di sistema da installare;
– la potenza erogata;
– la tecnologia integrata;
– eventuali interventi accessori.
Inoltre, bisogna considerare il prezzo dell’energia elettrica, secondo le tariffe applicate dal proprio gestore e tenendo conto della maggiore potenza erogata da questi dispositivi, con prestazioni più elevate rispetto alle prese elettriche normali della casa.

Allo stesso modo, bisogna capire quanto costa installare una Wall Box per la ricarica dell’auto elettrica, infatti a seconda del fornitore la spesa da sostenere può essere molto diversa. Il montaggio del sistema, invece, può avvenire per conto proprio, oppure affidandosi a un’azienda specializzata.

Wall Box domestiche: come ricaricare l’auto elettrica nel box
La ricarica con la Wall Box è davvero semplice, infatti dopo aver installato il sistema giusto basta collegare la batteria dell’auto all’impianto, usando l’apposito cavo in dotazione.

La velocità della ricarica con la Wall Box è legata a due fattori:

la potenza del dispositivo di ricarica;
la potenza della batteria dell’auto elettrica.
Ad esempio, con una capacità tradizionale di 3,7 kW ci vogliono circa 12/14 ore di tempo, considerando una batteria di media potenza da 50 kWh. Invece con un sistema compatibile a 7,5 kW le tempistiche di ricarica di dimezzano, scendendo a circa 6/7 ore.

I veicoli elettrici moderni possono garantire circa 300-400 Km di autonomia, quindi non è necessario ricaricare la vettura ogni giorno. In questo caso ci possono volere appena poche ore, ripristinando soltanto la carica consumata durante la giornata.

Wall Box: quale scegliere per la ricarica dell’auto elettrica
La scelta di una Wall Box non è un’operazione facile, infatti si tratta di una decisione complessa, in quanto bisogna valutare diversi aspetti tecnici. Innanzitutto, è necessario considerare il modello di auto elettrica, verificando il tipo di caricatore e la compatibilità della presa. Inoltre, è indispensabile tenere conto delle proprie abitudini di mobilità e del tipo di impianto presente in casa.

Se desideri ricevere maggiori informazioni riguardo alle Wall box scrivici su: info@radovani.it

Fonte: www.bing.com

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