Una manutenzione regolare è essenziale per mantenere attrezzature, macchinari e ambiente di lavoro sicuri ed affidabili. L’assenza di manutenzione, o una manutenzione inadeguata, possono essere causa di situazioni estremamente pericolose, incidenti e problemi di salute. La manutenzione stessa, però, è un’attività ad alto rischio, nella quale alcuni dei pericoli derivano dalla natura stessa del lavoro. Essa viene eseguita in tutti i settori e in tutti i luoghi di lavoro. Di conseguenza, gli addetti alla manutenzione hanno più probabilità di altri dipendenti di essere esposti a diversi pericoli.
Secondo la norma europea EN 13306:2018, la manutenzione è la “combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, eseguite durante il ciclo di vita di un elemento destinate a preservarlo o a riportarlo in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta”.
Negli impianti con apparecchiature elettriche installate in zone di pericolo per la presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, la norma di riferimento per le operazioni di manutenzione è la CEI EN 60079-17, ultima edizione del 2015. Questa norma è destinata agli utilizzatori e copre gli aspetti direttamente connessi con la verifica e la manutenzione dei soli impianti elettrici situati in luoghi pericolosi, dove il pericolo può essere costituito da gas infiammabili, vapori, nebbie, polveri, fibre o residui volatili di filatura.
Essa non comprende:
- Le altre prescrizioni fondamentali per l’installazione e la verifica degli impianti elettrici;
- Le verifiche delle apparecchiature elettriche;
- La riparazione e il ripristino di apparecchiature protette dall’esplosione.
Sono escluse dall’applicazione della norma le miniere, le aree con presenza di miscele ibride (polvere e polveri di esplosivi), sostanze piroforiche.
La manutenzione è un insieme di più azioni che vengono effettuate allo scopo di mantenere o di ripristinare l’efficienza di uno o più componenti di un impianto, per garantire continuamente un elevato grado di sicurezza di tutto il sistema.
Nel nostro caso, parlando di efficienza, si intende quella dei componenti dell’impianto elettrico soltanto ai fini della sicurezza contro il pericolo di esplosione.
Le azioni da considerare per una corretta manutenzione sono:
- Riparazione: l’azione tesa a reintegrare l’efficienza di un componente guasto.
- Revisione: il controllo e la reintegrazione in piena condizione di efficienza di un componente che sia stato in servizio per un certo periodo, ma che non sia necessariamente guasto.
- Ricostruzione: un metodo di riparazione che comporta la sostituzione, l’asportazione o l’aggiunta di materiale per riportare un componente all’efficienza prevista dalle sue specifiche costruttive.
- Modifica: l’alterazione del progetto di un componente, autorizzata o dal costruttore e, se necessario, dall’ente di certificazione.
Il mantenimento nel tempo delle caratteristiche iniziali di una costruzione elettrica deve essere assicurato da un preciso programma di manutenzione che tenga conto del tipo di costruzione elettrica, del servizio loro richiesto e delle condizioni ambientali in cui operano.
Importante a questo punto considerare una delle componenti più importanti del difficile processo di manutenzione: la formazione del personale, il cui addestramento abbia incluso istruzioni sui vari modi di protezione, sulle modalità di installazione, sulle prescrizioni della norma sopra citata, sulle leggi nazionali e norme aziendali pertinenti l’impianto e sui principi generali della classificazione dei luoghi pericolosi.
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Fonte: www.cortemgroup.com