Cosa fare con le luci di casa quando si è in vacanza?
La tecnologia ci da una mano. Rendere “smart” la propria abitazione si traduce in una scelta davvero conveniente in grado di rendere la propria vita più comoda andando anche a ridurre i consumi e quindi le spese per l’energia.
Siamo in estate e, come ogni anno, emergono alcuni dubbi sull’utilizzo dell’energia elettrica durante il periodo più caldo dell’anno, caratterizzato tradizionalmente da un incremento dei consumi dovuto all’utilizzo del condizionatore. C’è però un’altra questione da tenere in considerazione. Cosa bisogna fare con le luci di casa quando si parte per le vacanze?
È molto frequente imbattersi in quelle situazioni in cui una famiglia, prima di partire per le vacanze, lascia una o più luci accese in casa per simulare la propria presenza e scoraggiare i tentativi di furto da parte di malintenzionati (purtroppo i furti in appartamento aumentano notevolmente durante il periodo di ferie estive, tradizionalmente concentrato ad agosto in Italia).
Luci accese in casa quando si è in vacanza: meglio evitare
Il “trucco” di lasciare le luci accese in casa quando si parte per le vacanze è oramai ben noto ai malviventi che, di certo, effettueranno i dovuti “controlli” per valutare la possibilità di svaligiare un appartamento i cui abitanti sono partiti per le vacanze. Scegliere di lasciare le luci accese in casa prima di partire, quindi, potrebbe rivelarsi un sistema inutile per ridurre il rischio di furti.
A rendere poco conveniente tale sistema, inoltre, è l’incremento dei consumi di energia elettrica. L’impatto di una singola lampadina non è elevatissimo (si parla di pochi kWh alla settimana da moltiplicare per il numero di lampadine, considerando l’utilizzo di modelli a basso consumo) ma è comunque presente risultando sconveniente sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale (si sta sprecando elettricità inutilmente, in particolare durante le ore di luce).
La scelta di lasciare le luci accese quando si parte, quindi, rischia di non portare alcun vantaggio reale, comportando un inutile costo aggiuntivo e uno spreco di energia elettrica. Un unico punto luce accesso, nell’ipotesi che sia risparmio energetico, sarà accettabile ma all’aumentare delle lampadine gli sprechi aumenteranno notevolmente, senza reali vantaggi.
La tecnologia ci viene in aiuto
C’è però un aspetto aggiuntivo da considerare. La tecnologia, infatti, ci permette di risolvere la questione in modo decisamente “smart”. Grazie alle moderne soluzioni di domotica, infatti, è possibile controllare a distanza le lampadine e scegliere quando l’orario di accensione e quello di spegnimento. È possibile impostare un timer oppure accendere e spegnere una lampadina “smart” tramite un’applicazione installata sullo smartphone.
Le lampadine di questo tipo, infatti, si collegano al modem Wi-Fi di casa (che dovrà quindi restare acceso quando si va vacanza). In questo modo, tramite app, è possibile tenere sotto controllo i punti luce di casa e scegliere quando e come accendere una o più lampadine per simulare la presenza di qualcuno in casa e scoraggiare i potenziali ladri. Questo tipo di prodotti sono molto economici e possono essere davvero comodi, in svariati contesti di utilizzo.
In questi casi, rendere “smart” la propria abitazione si traduce in una scelta davvero conveniente in grado di rendere la propria vita più comoda andando anche a ridurre i consumi e quindi le spese per l’energia elettrica. Sul mercato esistono svariate soluzioni di questo tipo con la possibilità di un controllo completo tramite app, sia su smartphone Android che iOS. Basterà una connessione per gestire tutto con la massima comodità.
Fonte: www.key4biz.it